Prima
fase. La zona è localizzata in un ambito
territoriale delimitato a nord da via Aurelia e a
sud da via degli Aldobrandeschi. Il progetto prevede
la realizzazione di un asilo nido per 60 posti e di
una scuola elementare a 10 aule. La scuola
progettata appare come una serie di elementi diversi
appoggiati sul bordo della cava. In questo modo essa
sembra adeguarsi ad una logica di crescita spontanea
per cellule in base alle necessità funzionali (è
peraltro semplice prevedere una futura espansione
della scuola elementare).
Seconda
fase. Il progetto ha l’obiettivo di identificare il
luogo della socialità del nuovo insediamento,
attraverso un segno che parli del bordo della città,
la parete della cava. Un muro di contenimento ligneo
interpreta questo elemento, accoglie i parcheggi e
avvolge il corpo dell’asilo, che, in rapporto
dialettico con il verde circostante, si pone come
una zolla staccata dalla collina. Al suo interno le
sezioni sono plasmate tramite piegature della maglia
muraria; i laboratori costituiscono delle unità
indipendenti che definiscono lo spazio antistante
(piazza) come un luogo urbano interno. Il grande
giardino configura uno spazio per le attività dei
bambini in continuità con gli spazi della scuola. La
scelta del colore dominante della vegetazione fa si
che i muri vegetali e il tetto della scuola si
accendano di rosso con l’arrivo dell’estate e
connotino l’artificiale naturalità dell’area. |